Teorico della musica araba. Nelle sue idee musicologiche seguì la via
tracciata da al-Farabi e da Avicenna, come Safiy-yod-Din, Abd al-Qadir e Ibn
Ghaibi suoi contemporanei. La sua opera è conosciuta in Occidente nella
traduzione di Erlanger. In essa espone la musica tale e quale fu interpretata
nel mondo islamico arabo, iranico e turco. Essa rivela la base fondamentale
della musica tradizionale nonché le proprietà del linguaggio
musicale asiatico (IX sec.).